Proseguiamo sulla “linea locazione” come scritto sul precedente numero de Il Circolo… Contratti locazione: quali sono le principali tipologie?
In Italia ci sono varie tipologie quali contratto di locazione con durata e canone differenti. Possiamo riassumere così le principali:
- a canone libero 4+4;
- a canone concordato 3+2;
- a uso transitorio;
- locazione per studenti universitari;
- locazioni brevi;
- locazione di immobili a uso commerciale.
A canone libero (4 anni+4)
È la forma di contratto più diffusa e tradizionale. L’importo del canone è stabilito dal mercato, ovvero dalla trattativa fra le due parti coinvolte, non dalla legge. La durata minima è di 4 anni, dopo i quali si rinnova di altri 4 salvo disdetta, che deve essere comunicata entro i tempi stabiliti dall’accordo.
A canone concordato (3 anni+2)
In questo caso il canone mensile non è libero, ma stabilito in base ad accordi territoriali e generalmente inferiore a quello di mercato. A fronte di un minore guadagno, il proprietario di casa avrà però alcuni vantaggi fiscali come la riduzione dalla imposta di registro e le relative imposte Irpef, la riduzione Imu e Tasi; per chi sceglie il sistema di cedolare secca, un’aliquota fissa al 10%.
La durata del contratto è di 3 anni, dopo i quali si rinnova in automatico per altri 2 anni. Anche i rinnovi successivi, se non interviene una disdetta, sono ogni 2 anni.
A uso transitorio
La durata di questo tipo di contratto varia da un minimo di 1 mese a un massimo di 18 mesi. Non è rinnovabile e può essere stipulato solo per comprovate esigenze del proprietario o dell’inquilino che vanno indicate nel contratto (per esempio motivi di studio, di lavoro o perché il proprietario a breve dovrà destinare l’immobile ad abitazione personale. Non sono invece valide le esigenze turistiche); il canone è libero, salvo accordi territoriali che impongano il canone concordato.
Locazione per studenti universitari
Ha una durata minima di 6 mesi e massima di 3 anni, rinnovabili alla prima scadenza. Il canone non è libero ma concordato.
Locazioni brevi
Hanno una durata variabile e proprio in quest’ultimo periodo, la normativa è stata oggetto di revisione, sia per l’impostazione, le varie registrazioni e le relative tasse / imposte.
Locazione di immobile ad uso commerciale
Concettualmente simile a un normale contratto locativo ma la durata passa per una parentesi di 6 anni+6. Per concludere un’altra piccola info …le locazioni degli immobili con destinazione d’uso alberghiera sono pari a 9 anni+9.
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Tutte le tipologie di contratto di locazione sono soggette a registrazione presso l’Agenzia delle Entrate, a meno che la durata non sia inferiore ai 30 giorni all’anno. Il tutto deve avvenire entro i 30 giorni successivi alla decorrenza del contratto stesso. Se il contratto non viene registrato risulta nullo!
I costi generalmente sono pari al 2% del canone annuo, ai quali si sommano le imposte di bollo in base alle copie / pagine. Chi opta per la cedolare secca non dovrà pagare né l’imposta di registro né quella di bollo.
Data: NOVEMBRE 2024
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